martedì 4 marzo 2008

8 marzo l’uomo fa la festa alla donna


L’8 marzo è la festa della donna. E la festa gliela fanno i maschi (tradotto per i siciliani residenti all’estero che seguono il blog: masculuna). L’8 marzo è, dunque, la festa dell’uomo per la donna. Sono gli uomini che consentono alle donne di festeggiare. Sono stati i maschi del Parlamento (sono in stragrande maggioranza) a votare la legge sull'istituzione della festa e sono sempre i maschi a lasciare fare le donne nella festa delle donne. E poi senza gli uomini la festa che senso avrebbe? Se non dovesse esistere l’uomo inteso come tale, esisterebbe la festa per l’emancipazione della donna, la festa per le pari opportunità, la festa contro ogni forma di discriminazione? Con l’uomo onnipresente, onnipotente, onniegghè, la celebrazione della ricorrenza dell’8 marzo ha più gusto. Le donne vanno in discoteca con le amiche, si organizzano in comitiva per le cene al ristorante dove vengono servite e riverite. L'8 marzo diventa ogni anno una festa per riflettere a fondo sui problemi che hanno le donne in una società ancora fortemente maschilista. Andando in discoteca e al ristorante le donne possono meglio meditare sulle conquiste ottenute dalle donne nel corso degli ultimi secoli. Tra un appetitoso piatto di spaghetti ai ricci di mare, una erotica lap dance, un eccitante spogliarello di maschi pagati profumatamente per l'occasione, le donne prendono finalmente coscienza della strada che hanno percorso e di quella che ancora devono percorrere. Per non parlare dei graziosi regali che le donne ricevono, dei simpatici pensierini indirizzati alle donne per l’8 marzo e della caterva di mimose che vengono riversate sulla popolazione femminile di tutt’Italia. Povere mimose! Quanta sofferenza. Da quando è stata scelta come simbolo delle donne e dell’8 marzo, la pianta gialla vorrebbe fuggire dalla Terra e trapiantarsi in un altro pianeta dove le donne e i problemi delle donne non esistono. Secondo i dati dell’ultimo censimento Istat, le donne residenti in Italia sono circa 29 milioni. Le femmine statisticamente più degli uomini (sono sempre fortunati questi uomini). Pensate a come si debbano sentire gli alberi di mimose pensando, già alla fine di febbraio, di essere privati di almeno 29 milioni di ramoscelli per accontentare tutte le festeggiate. C’è l’assalto alle mimose che vengono strappate, deturpate, uccise. Uno scempio dell’8 marzo!


iliubo

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