sabato 21 giugno 2008

Campbell condannata a lavorare, protesta disoccupati


Le associazioni dei disoccupati siciliani sono in rivolta dopo la sentenza in Inghilterra contro Naomi Campbell. La “venere nera” è stata condannata da una corte di Londra a 200 ore di lavori socialmente utili per aver aggredito, in un raptus di collera, due agenti all'aeroporto di Heathrow. Secondo l'accusa, la modella britannica il 3 aprile scorso - leggiamo sul corriere.it - avrebbe aggredito verbalmente l'equipaggio della British Airways e poi maltrattato e sputato addosso a due agenti di polizia. L'aggressione sarebbe avvenuta nel terminal 5 dell'aeroporto londinese, dopo che il personale della compagnia di bandiera l'aveva informato di aver smarrito una delle sue valigie.
Dopo questa condanna, si levano forti, da ogni parte del mondo, le proteste da parte di associazioni di categoria di disoccupati e delinquenti incalliti che parlano di “scandalo, discriminazione e ingiustizia” e di “una brutta pagina per la giustizia internazionale”: L’associazione dei Disoccupati di Lungo Corso della Sicilia chiede addirittura l’intervento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la violazioni della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo. Protestano perché – fanno notare – si dà lavoro per sentenza a chi è già ricco, ha un nome, è celebre, è bella, è bona, e commette pure reati”. “I disoccupati siciliani – evidenzia la categoria – pur non commettendo alcun crimine, pur comportandosi bene, pur attendendo con inutile pazienza un’occasione di lavoro, vengono condannati all’ozio forzato e all'inattività socialmente inutile. A Noemi, che non ne ha bisogno, hanno invece regalato 200 ore di lavoro”. L’Associazione dei disoccupati siciliani ha pure inviato una lettera all’Associazione dei Magistrati Inglesi. Nella nota, l'associazione pone questo interrogativo: “Se i nostri associati venissero in Inghilterra a aggredire con pesanti improperi e botte daa orbi i poliziotti di sua maestà, potrebbero essere trattati alla stregua della “venere nera” ottenendo un dignitoso lavoro socialmente utile?”.
Oltre all’organizzazione dei disoccupati siciliani, ha protestato anche l’associazione internazionale dei delinquenti incalliti: “Noi per un’aggressione alla polizia e sputi agli agenti, ci beccheremmo l'aggravante dell’ergastolo. Tutto ciò è ingiusto”.
Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

venerdì 20 giugno 2008

Vacanze estive senza stipendi


Ferie senza stipendi per questa fredda estate 2008. Sarà il tormentone dell’estate 2008. Non ci sono più soldi per lo svago e il divertimento. Possiamo solo giocare a scopa o a tombola con i ceci e nelle piazze desolate dei nostri paesi. Ma chi se ne frega. Gli italiani non rinunceranno così facilmente all'abitudine della vacanza, anche se ciò comporterà dei sacrifici. Si parla tanto di quarta settimana da mortidifame. Tutte le statistiche e le associazioni dei consumatori dicono che la maggioranza dei cittadini, con il rincaro dei prezzi, non arrivano alla fine del mese. E se prima non riuscivano a coprire i costi della quarta settimana, adesso le famiglie si lamentano perché non arrivano a coprire il fabbisogno della terza. Come fare allora a salvare la vacanza e l’industria dei viaggi? Cosa deve fare un operaio metalmeccanico, un falegname, un imbianchino, un netturbino per portare la famiglia in crociera sul Mediterraneo o su un’isola esotica?

Semplice, mi ha scritto qualcuno, si potrebbe ricorrere a un prestito facile, magari a un subprime. Ma anche il subprime è diventato complicato. I cittadini sono indebitati fino a sopra il collo. È da quando è stato introdotto il caro euro che fanno prestiti su prestiti per comprare la carne, il pane, il latte al bambino. Gli stipendi sono così pizzicati dalle rate (da pagare in 20,30,40 anni fino a dopo la morte) che non bastano più a fornire le necessarie garanzie per la richiesta di un nuovo credito. Cosa fare allora? A quale estremo sacrificio andranno incontro le famiglie per lasciare traccia delle ferie del 2008 sull’album dei ricordi?
Una proposta geniale ce l’avremmo e riguarda le vacanze al mare. Per non spendere soldi per trasporti, ombrellone, costumi, mangiare, musica, divertimento, comportatevi in questo modo. Preparate dei cartelli con la scritta: “Famiglia italiana”. Cucite alle mutande e ai reggiseno una targhetta con la marca taroccata di una famosa ditta di costumi da bagno. Dotatevi di ombrelli e asciugamano. Andate in strada e con l'intera famiglia fate l’autostop. Qualcuno nell'arco della giornata si fermerà, almeno per soccorrervi. Raggiungete, quindi, una spiaggia libera di una delle tante, bellissime località di mare del Bel Paese. Sistematevi vicino alla postazione di una famiglia ricca che ha il barbecue acceso. Avrete così il mare gratis, la spiaggia libera e vi divertirete a pranzo a guardare la famiglia ricca mangiare carne arrostita. Guardate intensamente e odorate. Prima o poi svenirete e prima o poi vi porteranno in ospedale. Quì, a conclusione della vacanza, vi daranno da bere e da mangiare per farvi riprendere. Vi rimanderanno, infine, a casa gratuitamente con la taxi-ambulanza.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)
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